Anni fa partecipavo ogni lunedì sera a un programma di musica anni '80 su Golden Radio, una webradio italiana che dà ampio spazio alla fantastica musica del decennio. Gli speaker erano Lanfranco Lamarina e Massimo Lombardi. Sul sito web era disponibile una chat dove si potevano fare le richieste musicali. Devo dire che proprio in quelle dirette ho scoperto tantissimi brani che non avevo mai sentito in vita mia! In fatto di canzoni anni '80, in particolare della Italo Disco, pensavo di saperne più di tanti altri; grande è stata la mia sorpresa nel constatare che mi sbagliavo clamorosamente! Infatti gli utenti all'ascolto, grandissimi appassionati di Dance anni '80, chiedevano brani assolutamente sconosciuti, talvolta anche agli speaker! E una volta Lanfranco Lamarina disse: «Eh, sì, negli anni '80 cantavano tutti!»
Ma immergiamoci nelle atmosfere anni '80 e vediamo di capire cosa succedeva. Siamo nel 1984, discoteca Maracanà di Piacenza. È una serata esplosiva: per inaugurare il nuovo disco "Magic Dee Jay" vengono invitati ad esibirsi molti artisti della Italo Disco, alcuni dei quali compresi nell'LP in promozione. Presenta la serata Daniele Losi, che insieme a Gigi Maini cantano "Yummy Giver", con lo pseudonimo di Mex. Concentriamoci su due interviste in particolare, quella a Wish Key e Albert One. La prima ci interessa per capire come le cose in quegli anni accadessero semplicemente e spontaneamente, senza troppi grattacapi. La seconda, invece, ci presenta un quadro dove chiunque, se voleva, poteva inserirsi nel mondo della musica, anche chi non ne fosse troppo ferrato. L'importante era provarci.
Wish Key, nome d'arte di Massimo Berti, un giovanotto di una ventina d'anni. Accanto, una ragazza molto carina che si esibisce insieme a lui sul palco. L'aspetto mi ricorda molto "Mani d'oro" in Piedone a Hong Kong. Riferendosi alla compagna, l'intervistatore gli chiede:
«Dove l'hai trovata?».
«Ma lei... l'ho trovata vicinissimo a casa mia perché abitiamo vicinissimi. Noi ci conoscevamo già da molto tempo e abbiamo deciso di fare questa cosa».
«Quindi cantare insieme non è un fatto fortuito?».
«No, in questo caso no, non è un fatto fortuito, cioè è una cosa che doveva succedere probabilmente».
«Vi accomuna soltanto la passione per la musica oppure ci sono altre cose che...».
«Mah, forse ci sono altre cose, comunque prima di tutto la musica».
Albert One, pseudonimo di Alberto Carpani, intervistato da Daniele Losi:
«Tu che sei un disc jockey, produttore e cantante, secondo te la disco music ha ancora un avvenire o siamo all'apice?».
«Siamo nel momento della esagerazione completa. Cioè penso che al momento attuale stiamo vivendo un periodo incredibile di esagerazione. Stiamo vivendo un periodo nel quale una persona qualsiasi si alza la mattina e dice: "Oh, dopodomani io faccio un disco"; fa 3 telefonate, spende un pacchettino di milioni, e fa un disco! E poi, se lo vende o no... [ha poca importanza, aggiunta mia]».
Effettivamente, considerando la sterminata quantità di brani Italo Disco prodotti dal 1983 al 1985, si ha l'impressione che tutti si mettessero a cantare, un po' per diletto, un po' per vedere se riuscivano a battere i "big". Molti ci sono riusciti, tant'è che nei primi posti delle classifiche, insieme a Duran Duran, Depeche Mode, Spandau Ballet ecc., comparivano anche artisti nostrani di questo nuovo genere musicale.
Certo è che all'epoca per produrre musica ci volevano svariati milioni. Ma i soldi in quegli anni giravano, e ne giravano anche molti. Per cui se un ragazzo o una ragazza sapeva cantare o ballare, si metteva in gioco, cercava le persone giuste e ci provava. Oltre tutto, le attrezzature per produrre musica negli 80s erano costosissime, e non tutti si potevano permettere di acquistarle. Oggi le cose sono molto diverse. Ci sono software per tutte le tasche che permettono di comporre musica, e siti internet (vedi Spotify o SoundCloud) dove è possibile proporsi gratuitamente. Quindi, oggi è molto più facile fare musica rispetto a ieri, ma lo è perché il tutto richiede molte meno risorse economiche. Oggi tanti ragazzi e ragazze ci provano lo stesso ma capita che quelli abili passino inosservati, mentre gente che merita molto meno li scavalchi grazie ad amicizie e raccomandazioni. Il solito mondo alla rovescia.
Vari artisti Italo Disco cantano anche oggi nel 2024! Tengono molti concerti in tutto il mondo e sono amatissimi, nonostante siano passati 40 e passa anni! Ad esempio, su YouTube ci sono video di loro esibizioni in Germania, Svezia, Finlandia, Argentina, Giappone! Stiamo parlando di artisti che all'epoca erano minimo ventenni e che ora hanno dai 60 ai 70 anni. Sono sempre allegri, pimpanti e con tanta voglia di cantare e divertirsi (e divertire). Tutti loro parlano degli anni '80 come di un decennio incredibile che probabilmente non tornerà mai più. Testimoni di un'epoca contrassegnata da idee, creatività, positività, ottimismo. Disse bene P. Lion nella sua Happy Children: «You are the children, your life will be very hard» (Voi siete bambini, la vostra vita sarà molto difficile). Parole a dir poco profetiche.
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