domenica 24 gennaio 2021

Anni '80: ecco perché la vita era migliore

Nonostante la tecnologia moderna ci abbia facilitato la vita in diversi modi, da quanto emerge in recenti sondaggi molti sono convinti che la vita sarebbe migliore senza. In particolare, credono che Internet abbia distrutto le comunità e reso le persone più antisociali. Non so dire quanto questi sondaggi siano attendibili, ma personalmente detesto la cultura degli smartphone. Vedo così tante persone di ogni età (non solo giovani) andare in giro con la testa sepolta in un telefono, ignorando tutto ciò che gli sta intorno. Quando vado a fare jogging in strade di campagna o al mare, ne vedo tante che lo usano in continuazione, senza minimamente badare allo splendido panorama che le circonda. Bene, dopo questo preambolo, passo al nocciolo del discorso e vado a elencare alcuni motivi per cui la vita era migliore negli anni '80.
 

Le persone erano più amichevoli

Ora, non intendo dire che abbiamo vissuto in un mondo felice in cui tutti saltellavano insieme nei prati tenendosi per mano. Anche negli anni '80 c'erano persone incivili, proprio come oggi. Tuttavia, nel quartiere in cui sono cresciuto, molte persone erano solite dire "ciao" o forse iniziare una breve conversazione quando gli passavi davanti. La percentuale di persone che comunicavano con te (o perlomeno si accorgevano che esisti!) era sicuramente molto più alta negli anni '80. Durante la mia infanzia, ci conoscevamo quasi tutti per strada e spesso passavamo molto tempo insieme: andavamo in bicicletta, giocavamo a pallone, nascondino o con giochi di società, figurine, biglie ecc. Ora, mi capita di tanto in tanto di passare dove vivevo e tantissimi bei ricordi riaffiorano nella mia mente; ma a parte ciò, quelle strade che un tempo brulicavano di bambini felici ora sono deserte. È molto diverso da allora, e inevitabilmente mi pervade un senso di malinconia.

È possibile che in alcune grandi città come Roma o Milano le persone non fossero così amichevoli. D'altronde sto parlando di Sassari, una città che oggi conta poco meno di 130.000 abitanti. Negli anni '80 non ho mai visitato grandi città, ma da ciò che ho sentito dire in giro, sedersi su un treno della metropolitana era come trovarsi a una specie di funerale mobile. L'unica differenza era che invece di fissarsi sui propri smartphone, la gente aveva la testa sepolta in un giornale o una rivista. Alcuni fissavano lo spazio circostante come zombi.
Un'area in cui le persone erano sicuramente più pazienti e cortesi erano le strade, il che mi porta piacevolmente al punto successivo.
 

C'era meno traffico sulle strade

Nessuno potrebbe opporsi a questo punto. Le strade erano sicuramente più tranquille e, quindi, più sicure nel corso della giornata. Ricordo quando formavamo gruppi di bambini per girare felici in bicicletta o per giocare a pallone in strada, senza dover fare i conti con il traffico.
Oggi, a parte pochissime eccezioni, non vedi bambini in bicicletta, vuoi perché i loro genitori non glielo permettono per paura di incidenti, vuoi perché sono a casa usando computer e console. Ho notato che negli ultimi anni la qualità della guida è peggiorata. Le persone guidano più velocemente e sono diventate molto impazienti. Trovo che guidare sia un'esperienza piuttosto traumatica, e di questi tempi si ha bisogno di nervi d'acciaio per affrontare l'aggressività sulle strade!
Anche la tecnologia gioca un ruolo nella pessima qualità della guida. Non si contano gli automobilisti che vanno fuori strada o causano incidenti perché concentrati sul proprio navigatore satellitare o smartphone. Oppure perché sono drogati! Quanta nostalgia dei giorni in cui si viaggiava su certe strade e si vedevano poche auto. Era estate, il sole picchiava, il braccio destro appoggiato fuori dal finestrino, una brezza fresca che soffiava tra i capelli e le note di "Eyes Without A Face" di Billy Idol che uscivano dall'autoradio: sublime!
 

C'erano più riviste da leggere 

Ero un avido lettore di riviste per computer e ricordo che certe pubblicazioni erano molto spesse, con centinaia di pagine da leggere. Purtroppo, poiché Internet ha preso il sopravvento nella nostra vita, c'è stato un inevitabile calo delle vendite di riviste di ogni genere. C'erano anche pubblicazioni per diversi computer, come Zzap!64 per Commodore 64, Microcomputer, CCC (Commodore Computer Club) e altre; e come non menzionare Videogiochi, rivista che uscì in 10 numeri in formato "tabloid"! Molte riviste uscivano con una cassetta di giochi allegata. Altre, come la mitica Papersoft, contenevano listati in BASIC da digitare direttamente col computer (su questo blog trovi i dump alla voce "Papersoft"). Tutto ciò era molto divertente, oltre che istruttivo!
E che dire delle riviste di musica pop? Grandi successi come Musica 80, Rolling Stone, Velvet, Rock Star e tante altre! È triste che il piacere di andare nelle edicole locali e passare un po 'di tempo a sfogliare una vasta selezione di riviste sia scomparso. Oggi ce ne sono pochissime tra cui scegliere e quelle disponibili sono molto costose e hanno pochissime pagine rispetto a quelle degli anni '80.
 

Programmi TV, film e telefilm erano migliori! 

Qui potrei scrivere un libro. Ho dedicato diversi post in questo blog a parlare di film e telefilm anni '80, ma anche di vari programmi TV, ad esempio telequiz come Bis, Il pranzo è servito, Flash, Superflash, Telemike, Doppio slalom ecc. Io ero un grande appassionato di quiz; il mio preferito tra tutti era certamente Bis del grande Mike, dato il mio amore per l'enigmistica in generale e in particolare per i rebus. A differenza dei telequiz di oggi, dove vengono rivolte domande spesso banali o di media difficoltà, quelli degli anni '80 condotti da Mike erano molto più tosti, nel senso che il concorrente, per acquisire il titolo di campione, doveva essere molto preparato nella sua materia di studio. Non per niente Mike è stato considerato "il Re dei quiz": quelli erano quiz veri, dove il concorrente si doveva fare il mazzo per vincere denaro!

Vogliamo parlare delle telenovelas? Negli anni '80 c'è stato il boom delle telenovelas sudamericane. Ebbene sì, lo ammetto: anche io ne guardavo qualcuna, in particolare Adolescenza inquieta. Non si può non menzionare la bellissima Anche i ricchi piangono, che ha fatto piangere ed emozionare donne in tutto il mondo. Ricordo in particolare Sentieri, che veniva trasmessa il pomeriggio su Canale 5. Una annunciatrice negli anni '80 aveva detto che sarebbe durata altri 40 anni! In effetti non durò così tanto ma si avvicinò abbastanza perché terminò nel 2012. Quanto le telenovelas degli anni '80 siano amate ancora oggi è provato dai numerosissimi commenti a un mio video YouTube dedicato a questo argomento.

I telefilm dell'epoca erano molto diversi da quelli di oggi: senza volgarità, violenza, demoni, omicidi, sangue e via discorrendo. Erano realizzati unicamente per rilassare, svagare e divertire. I primi che mi vengono in mente sono La casa nella prateria, Il mio amico Arnold, I Jefferson, ma la lista è veramente lunga. E quanti film cult degli anni '80 vengono spesso riproposti oggi? Per non parlare di sequel e remake. Avrò guardato la saga di Ritorno al futuro un migliaio di volte, ma non mi stanca mai!
 

Tutto era costruito per durare 

Nel decennio tutto veniva costruito in modo più solido, per durare negli anni. I primi videoregistratori e ghettoblaster erano bestie robuste con interruttori di metallo. E i sistemi hi-fi avevano altoparlanti in legno. Anche le grandi TV avevano un involucro di legno intorno, sebbene anche queste siano diventate di plastica (o effetto legno di plastica) con il progredire del decennio.
Parliamo di automobili. Le auto degli anni '80 saranno anche bruttine rispetto a quelle di oggi, molto "squadrate", come le definiscono alcuni, ma di certo molto più robuste e resistenti. Mio padre ha posseduto, tra le altre, anche la bellissima Alfa Romeo Giulia: era un macchina praticamente indistruttibile, costruita interamente in alluminio. Se accade un incidente con un'autovettura di oggi, si accartoccia completamente e quasi quasi si fa prima a comprarla nuova. Sembra che i produttori facciano deliberatamente cose con componenti economici per farle durare meno e, quindi, farci consumare di più. Sì, molti prodotti sono più economici da acquistare ora, ma li si deve acquistare con maggiore frequenza. Oggi viviamo in una società di plastica usa e getta che sta creando enormi problemi ambientali, in particolare in termini di plastica che riempie i nostri oceani. La qualità è sicuramente passata di moda.
 

Le bevande erano in bottiglie di vetro

Ricordate quando si restituivano le bottiglie di vetro per riavere indietro il deposito? Era davvero una buona idea. Che fosse Coca Cola, Fanta o latte, tutto era in bottiglie di vetro. Non solo era più salutare per l'ambiente, ma le bevande avevano un sapore migliore. Ora c'è un'epidemia di rifiuti, con milioni di tonnellate di bottiglie di plastica gettate in discarica o nella siepe più vicina. Sì, alcuni vengono riciclati, ma tanti altri no. Inoltre, le bottiglie di vetro possono essere riutilizzate tantissime volte.
 

Non c'era Internet

Sì, lo so, suona un po' ipocrita, dato che mi affido a Internet per gestire un blog sugli anni '80. Tuttavia, penso che la vita fosse in realtà molto più divertente senza la rete. In quegli anni, invece di andare sui social media e preoccuparsi di quanti follower avevano, le persone uscivano e incontravano veri amici.
Tutti erano molto più socievoli prima dell'arrivo di Internet. Per comprare qualsiasi cosa bisognava andare nei negozi locali e si poteva fare una bella chiacchierata col negoziante o la gente in negozio. Per leggere un libro si andava in biblioteca, si dialogava col personale o con altri lettori. Se si voleva ascoltare nuova musica, bisognava uscire e comprare un disco o una cassetta e interagire con le persone.

Sì, da un lato sono molto grato a Internet per avermi permesso di esprimere le mie opinioni e guadagnare qualche soldo, ma dall'altro mi ha reso forse più pigro e antisociale. Sono molto contento che non ci fosse negli anni '70 e '80, poiché dovevo per forza uscire di casa se volevo comprare qualcosa o fare amicizia con qualcuno. Penso che molti di noi siano diventati schiavi di Internet, e ora che tanti negozi hanno chiuso siamo costretti ad acquistare determinati articoli solo online.
 

La musica era migliore 

Ricordate quando tutti conoscevano praticamente ogni canzone delle classifiche? C'erano così tante belle canzoni e grandi artisti che non si avevano abbastanza nastri vergini per registrarle tutte dalla radio. Quando il nastro stava finendo si entrava nel panico perché si sapeva che molte canzoni sarebbero andate perse. Negli anni '80 ogni giorno venivano "sfornate" bellissime canzoni, sia italiane che internazionali, e le radio davano ampio spazio alla musica, mentre oggi parlano, parlano, parlano...
Vi capita mai di sentire una vecchia canzone in uno spot televisivo (cosa abbastanza frequente), e di ritrovarvi a canticchiarla o battere il piede? Qualche volta potreste anche avere un'irresistibile voglia di alzarvi dalla sedia e ballarla. Lo stesso non si può dire per la musica pop moderna, che trovo per lo più inascoltabile, o peggio, irritante. Molte canzoni di oggi sembrano così blande, mal strutturate e prive di una melodia decente. Quando è stata l'ultima volta che avete sentito una linea di basso o un assolo di chitarra decente? Credo che la risposta sia nel rock degli anni '80!
Ciò che mi manca di più sono le classifiche musicali. Oggi non hanno senso, ma c'è stato un tempo in cui si dovevano vendere almeno 250.000 copie per essere in vetta alle classifiche per una settimana. C'erano molti dischi che hanno venduto oltre un milione di copie. Negli anni '80, le classifiche erano basate su vendite fisiche reali ovvero su persone che avevano effettivamente acquistato i loro singoli in vinile. Era molto bello ricevere una busta paga e a fine settimana farsi un regalo sfizioso acquistando dei vinili o delle cassette. Il vinile non era un MP3, ma qualcosa di fisico in cui tutti i sensi erano coinvolti: lo potevi guardare, toccare, annusare, ma soprattutto godere, perché la musica che usciva da quei solchi era deliziosamente calda, viva e squillante. Manfredi, in uno spot anni '80 diceva che il caffè è un piacere, e se non è buono non è un piacere. Ecco, lo stesso può dirsi della musica.
Avrei tanti altri argomenti a sostegno del fatto che la vita era migliore negli anni '80. Però credo di aver scritto abbastanza; anzi, spero di non avervi annoiato. Se avete considerazioni da fare, in modo che possiamo intavolare una conversazione, siete liberi di farle. Grazie a tutti, e sempre viva gli anni '80!

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