Lui è Gerry, un bellissimo meticcio che mio padre ebbe in regalo 9 anni fa. Gerry è stato per me un caro compagno, un fedele amico e un adorabile fratello. È incredibile quanto amore siano capaci di donare questi animali: sarà forse perché non ne riceviamo altrattanto dagli esseri umani? Quando arriva il triste momento della separazione, lasciano in noi un grande vuoto, e la prima cosa che ci viene in mente è il pensiero di rivederli e godere nuovamente del loro grande amore. Che fine fanno i nostri amici animali dopo il trapasso? Sono perduti per sempre o continuano a vivere? In questo post risponderò a queste domande in base alle mie conoscenze.
Innanzitutto devo dirvi che avevo stabilito con Gerry un legame molto profondo. Un legame che posso definire come amore reciproco. Lui era immensamente felice quando mi vedeva e la stessa cosa accadeva a me. A volte avevo l'impressione che potesse leggermi nel pensiero, la qual cosa mi spinse a fare un esperimento. Un giorno ero seduto in giardino e lui stava a circa due metri di distanza; mi sono concentrato e ho pensato intensamente: «Gerry, vieni qui!» L'ho ripetuto un paio di volte e lui è venuto a testa bassa verso di me! Quindi, ciò che sospettavo era vero.
Passo ora alle risposte. Molti di voi sapranno che noi esseri umani siamo in realtà Spiriti che rivestono un corpo fisico per poter interagire in questa dimensione. Quando trapasseremo, toglieremo questo "abito" e indosseremo quello spirituale o astrale, che molti chiamano "anima". Bene, non è diverso per i nostri amici animali. Anche loro hanno un corpo astrale che sopravvive alla morte fisica. Lo hanno tutti gli animali, non solo cani e gatti. Questa è una buona notizia, non è vero? Non sono perduti per sempre ma continuano a vivere in un'altra dimensione.
Sono tante le opere che danno importanti informazioni in merito, e sarebbe troppo lungo elencarle tutte. Una che voglio citarvi è Il mondo invisibile di Ken Akehurst, che vi consiglio di leggere perché davvero bella. L'autore, narra la sua esperienza nel mondo spirituale dopo il trapasso. Del regno animale scrive quanto segue:
In questo mondo, come sulla terra, ci sono tutti, anche gli animali. Già, che cosa ne è delle vostre adorate bestiole dopo la morte? Poiché anch'esse hanno un'anima, si trasformano, come ogni creatura, in spiriti. Gesù predicava che sarebbe venuto il tempo in cui il leone si sarebbe coricato accanto all'agnello. È proprio quello che accade qui. Il vincolo che vi lega alla vostra cara bestiola vi dà la certezza che la rincontrerete qui, come avverrà con ogni persona che avete amato, quando scoccherà l'ora fatidica. Quindi non temete: qui ci sono anche persone che hanno cura dei vostri animali! Dovreste vedere la vostra bestiola mentre gioca: vi si allargherebbe il cuore. Come tutti noi è tornata giovane, e gli acciacchi di cui soffriva sono rimasti, insieme al corpo, sulla terra.
Bisogna tenere presente che l'amore che ci lega ai nostri cari amici animali non va mai perso ma continua nonostante la lontananza. Senz'altro avete qualche amico o parente che vive lontano da voi: smettete di amarlo e di pensarlo a causa della distanza che vi separa? Certamente no. Ecco, allo stesso modo dovete immaginare che i vostri cari trapassati, umani o animali, siano partiti per un lungo viaggio e che un giorno, vicino o lontano, li rivedrete. Che dire sulla loro anima? È come la nostra o ci sono differenze? Leggiamo cosa dice Ken Akehurst nella sua opera:
Mi è stato chiesto di soffermarmi un po' più a lungo sui nostri amici animali. A quanto pare volete saperne di più sulla loro anima, e se in qualche modo essa progredisce, in considerazione dei servizi che rendono all'uomo e dell'ottimo lavoro che svolgono. Va innanzitutto precisato che l'anima degli animali è senza peccato, pertanto non deve rispondere di alcunché. Forse penserete che il loro comportamento non è sempre irreprensibile, ma un paio di pantofole ridotte in brandelli non sono un peccato! Gli animali non sanno commettere peccati, non hanno la propensione che ha l'uomo per il male. L'istinto suggerisce loro come difendersi, ma non lo usano mai gratuitamente contro gli altri per raggiungere i propri scopi. Gli animali selvatici uccidono solo per nutrirsi, mai per profitto o per sfruttamento. Il leone che ha appena catturato e ucciso una preda può passare attraverso il branco cui questa apparteneva senza metterlo in fuga; gli animali sanno che per alcuni giorni non avrà bisogno di altro cibo, quindi non hanno nulla da temere.L'autore tocca punti molto importanti. Dice che gli animali, a differenza di noi, non hanno colpe e quindi non devono espiare nulla. Questo aspetto è confermato da tutte le opere che toccano il tema. Gli animali non hanno libero arbitrio come noi, quindi non conoscono il bene e il male. Hanno intelligenza limitata ai loro bisogni fisici e agiscono per lo più per istinto. Negli animali non c'è cattiveria o egoismo. Se volete approfondire l'argomento vi rimando a Il libro degli Spiriti di Allan Kardec, domande da 592 a 610. L'opera Evoluzione nei due mondi di André Luiz ci dà ulteriori preziose informazioni sulla sorte degli animali dopo il trapasso. Mi voglio soffermare solo su quella degli animali domestici, coi quali sviluppiamo un forte legame affettivo:
Un terzo gruppo, piuttosto particolare, è quello degli animali domestici. Questi sono spesso attratti dalla forza mentale dei loro “proprietari” incarnati, e possono rimanere intrappolati nell'atmosfera psichica delle dimore fisiche per qualche tempo. Si stabiliscono temporaneamente nell' "habitat familiare". Inoltre, molti di questi animali potranno rimanere in colonie astrali umane mantenute dalla vibrazione amorevole dei loro proprietari disincarnati. Il magnetismo dell'amore di chi convive con loro da molti anni permette di accelerare l'energia delle componenti astrali degli animali domestici, facendoli rimanere più a lungo nella dimensione astrale prima di rinascere.Per capire il significato di queste parole prendo ad esempio il mio cane Gerry. Dopo il suo trapasso, è possibile che l'amore che ci univa lo spinga a rimanere nel luogo dove viveva, cioè nel suo habitat familiare. C'è però da considerare che Gerry era molto affezionato a mio padre, il suo originale "padrone", che ha lasciato questo mondo un anno fa. È perciò plausibile che il forte legame che li univa li abbia riuniti nel mondo spirituale. I legami non si spezzano mai, e l'amore è una potente calamita che ci unisce ai nostri cari, sia in questo mondo che in quello avvenire. Il destino degli animali nell'aldilà, così come il nostro, è quello di rinascere (o reincarnare) in modo da fare nuove esperienze nella materia. E qui la domanda: gli animali domestici restano sempre animali o progrediscono come noi?
Quante volte guardiamo il nostro cane e pensiamo che gli manchi solo la parola? Notiamo che ci imita e ci somiglia, perciò esiste il detto "Tale cane tale padrone". Stando a diretto contatto con noi, possiamo condizionare i nostri amici animali, sia in positivo che in negativo. Sono i nostri fratellini più piccoli e abbiamo il piacere ma anche la responsabilità di aiutarli a crescere col nostro amore e buon esempio. Chi tratta male gli animali un giorno ne dovrà rendere stretto conto. Bisogna comunque considerare che, alla luce delle informazioni che abbiamo, l'anima del cane è sempre inferiore a quella dell'uomo: «V'è , fra l'anima del bruto e quella dell'uomo, la stessa distanza che c'è dall'uomo a Dio» (domanda 597 de Il libro degli Spiriti). Nei mondi superiori, dove gli abitanti sono più progrediti, anche gli animali sono più progrediti. Comunque, per rispondere alla domanda, sì, anche l'anima degli animali progredisce fino a diventare Spirito che abiterà un corpo umano. Potete leggere ciò che la Spiritualità di Luce dice al riguardo alla domanda 607 de Il Libro degli Spiriti.
Gerry è morto? Mi dispiace tantissimo. 😩 So come si sta quando si perde qualcuno che ci è stato tanto vicino. 😞
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